di Umberto Corà
Avevo 22 anni quando decisi di prendere parte al mio primo scambio giovanile. Il mio livello d’inglese era a malapena descrivibile con la parola “basico” e avrei dovuto passare una settimana a fare attività con un gruppo di 40 persone provenienti da paesi diversi dell’Unione europea. Ero spaventato.
Lo scambio era a Cracovia. Arrivammo di notte in un ostello cupo nel centro cittadino e già da quella prima sera della settimana iniziammo con le attività. Dovevo organizzare una piccola scena teatrale con altri due ragazzi. Non capii nulla di quello che mi dicevano e ovviamente sbagliai la mia parte. Un disastro. Volevo tornarmene a casa.
Fortuna che quella settimana con me c’era il mio amico Manuel che, a differenza mia, aveva un buon livello d’inglese e che mi avrebbe fatto da traduttore per i seguenti giorni. Se avessi deciso di abbandonare mi sarei perso la miglior settimana della mia vita, quella che mi avrebbe aperto una porta verso il futuro.
Erasmus+ e European Solidarity Corps sono due differenti programmi di finanziamento dell’Unione europea. Per spiegarli ci vorrebbe un corso a parte. Per questo e per il fatto che non ho abbastanza conoscenze e nemmeno lo spazio per spiegarli interamente, mi limiterò a fare una spiegazione semplice e non esaustiva di ciò che serve a dare una cornice a questa nostra proposta elettorale.
Entrambi i programmi sono rivolti ai giovani. Il primo ha come focus principale quello della mobilità, il secondo è più rivolto al volontariato.
Se hai fatto o stai per fare un erasmus universitario probabilmente conoscerai Erasmus+, ma può essere che non sei a conoscenza del fatto che non è solo per gli studenti universitari. Infatti il programma si divide in tre pilastri: education (Erasmus universitari), giovani e sport. Il pilastro giovani si divide a sua volta in tre azioni chiave principali: mobilità, cooperazione tra organizzazioni e istituzioni, e supporto alle politiche e alla cooperazione.
L’obiettivo del programma è quello di sostenere lo sviluppo formativo nel campo dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport.
Lo European Solidarity Corps è invece il programma che promuove una società più inclusiva. In particolare attraverso l’aiuto alle persone più vulnerabili. Offre quindi nello specifico un supporto economico (per realizzare delle attività) a tutti quei giovani che vogliono spendere parte del proprio tempo al volontariato. Queste azioni di solidarietà possono essere svolte all’interno della propria comunità o in un differente paese membro dell’Unione Europea.
Come raccontato nell’introduzione, avevo 22 anni quando ho avuto la mia prima esperienza con il mondo Erasmus+ ed ero terrorizzato. Ora voglio dirvi come ha continuato la storia.
Poco meno di un mese dopo quell’esperienza iniziai un tirocinio universitario nell’ufficio di progettazione europea di Studio Progetto. Questo tirocinio mi ha permesso di esplorare da più vicino i metodi dell’educazione non formale, d’imparare l’inglese e di conoscere diverse culture e moltissime persone.
In questo momento sto scrivendo dalla Spagna, precisamente da Maracena, Granada. Cosa ci faccio qua? La risposta è semplice! Sto facendo volontariato con il programma European Solidarity Corps.
Ora che ormai manca solo un mese al termine del mio progetto, posso dire con certezza che è stata un’esperienza che mi rimarrà per sempre nel cuore. Ho avuto il modo di mettermi a disposizione della cittadinanza partecipando a manifestazioni, come quella dell’arrivo dei Re Magi e all’organizzazione di diverse “tarde de ocio”, pomeriggi d’intrattenimento per bambini. E ho imparato una terza lingua, lo spagnolo.
Ho scoperto anche come in questo comune di 24.000 abitanti implementano i progetti Erasmus in connessione con le scuole. Due progetti per quadrimestre sono riservati alle classi di Maracena. I ragazzi si organizzano in gruppi di amici e si candidano per partecipare allo scambio giovanile. I gruppi che parteciperanno sono selezionati attraverso un sorteggio pubblico.
Negli ultimi 5 anni il comune di Valdagno ha collaborato direttamente a due scambi europei con la cooperativa Studio Progetto.
Il primo a giugno 2023 con lo scambio giovanile “Start me up” con il quale è stata riverniciata la facciata laterale dello Stadio dei Fiori.
Il secondo scambio giovanile è stato quello presentato da Studio Progetto in collaborazione con “Le Guide”, in cui il comune di Valdagno ha collaborato chiedendo ai ragazzi dello scambio di partecipare come volontari all’evento dedicato alla street art.
Erasmus+ e European Solidarity Corps sono progetti che rendono Valdagno una città aperta e innovativa. Permettere ai giovani di fare un’esperienza all’estero, di formarsi e di scoprire nuove culture e nuovi approcci significa investire sul futuro della città. Guardare fuori e prendere spunto da altre comunità ci permette di trovare nuove strade e nuove strategie per la risoluzione dei problemi. Questo è importante soprattutto per un comune che, rispetto alla città, riesce a fornire meno opportunità. Anche l’accogliere volontari/volontarie e ragazzi/ragazze erasmus ha la stessa funzione.
Inoltre, avere gruppi Erasmus da diversi paesi europei permette anche di abbattere i pregiudizi e sconfiggere il razzismo.
La prossima amministrazione deve quindi aumentare la collaborazione con le cooperative locali, associazioni sportive e scuole per incrementare l’offerta formativa dei ragazzi e delle ragazze; Deve presentare maggiori proposte di Erasmus nel territorio, in modo tale da far scoprire le ricchezze che Valdagno può offrire anche fuori dai confini italiani.
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